Una vita per l'Africa
Walter Veltroni
introduzione al libro

 

Sindaco di Roma

Questo libro, pubblicato in occasione della Mostra Una vita per l’Africa, intende sottolineare in particolar modo le doti umane e pacificatrici, sia pure in epoche di conquiste e colonizzazioni, di Pietro Savorgnan di Brazzà, e mettere in primo piano il rapporto di condivisione e confronto che riuscì a stabilire con Makoko Iloo I, leader spirituale dell’antica etnia dei Batéké dell’Africa occidentale.
Proprio l’amicizia tra i due personaggi è uno dei fulcri di questo racconto per immagini, testimonianze e ricordi, come ad esempio la storia della Sepoltura della guerra e dell’Albero della Pace.
Il desiderio di conoscere altri popoli portò Brazzà, benché italiano, ad arruolarsi nel corpo della marina francese, che all’epoca si spingeva anche sulle coste occidentali africane. Un grande esempio di passione cosmopolita, che concorre a sottolineare l’amicizia tra due grandi città, Roma e Parigi, di cui proprio in questo 2006 ricorre il cinquantenario di un gemellaggio che ha prodotto numerose ed importanti collaborazioni.
L’impegno di Brazzà fu sempre rivolto ad assicurare uno sviluppo sostenibile di quei luoghi, e anche se non riuscì a realizzare pienamente i suoi intenti, la sua vita e il suo messaggio sono ancora molto attuali Dopo oltre un secolo infatti l’Africa rimane una delle priorità e emergenze del pianeta, verso cui anche l’Amministrazione Capitolina, con l’aiuto di numerosi cittadini romani, indirizza risorse e iniziative tendenti, sia pure nelle nostre limitate possibilità, a intervenire contro conflitti, denutrizione e malattie che ancora proliferano, causando milioni di morti ogni anno.
Innanzitutto si deve promuovere la conoscenza di questi problemi, così poco e male trattati dai media di tutto il mondo, ricordando sempre che l’Africa ha risorse, energie e potenzialità che abbiamo il dovere di lasciar esprimere, crescere e diventare occasione di sviluppo e democrazia.
Pensiamo che Roma faccia la sua parte, ad esempio attraverso iniziative come quella di portare nelle scuole e quindi tra i giovani l’emergenza Africa e di affrontarla attraverso progetti di cooperazione decentrata e progetti concreti di raccolta fondi per la costruzione di scuole e altre strutture. Questo processo sta coinvolgendo gran parte della rete scolastica cittadina, e contribuisce a radicare un’etica solidale nel tessuto sociale della nostra città.
Quella che intendiamo costruire è infatti una città aperta alle altre culture, solidale con i più deboli, e siamo convinti che questo omaggio a un uomo come Pietro Savorgnan di Brazzà possa servire da stimolo e da esempio.

 

Pietro Savorgnan di Brazzà, Makoko Iloo I - Una vita per l'Africa
2006 Roma, Parigi, Brazzaville
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